CO2 e cambiamenti climatici

CO2 e cambiamenti climatici

La concentrazione di CO2 in atmosfera, la temperatura media terrestre e i cambiamenti climatici sono strettamente legati.

Se infatti aumenta la concentrazione di anidride carbonica, la temperatura dell’atmosfera aumenta, i ghiacchi si sciolgono più velocemente, i livelli del mare si alzano e cambiano i regimi delle precipitazione amosferiche.

Per evitare cambiamenti climatici radicali, gli scienziati hanno fissato il tetto massimo di concentrazione di CO2 nell’atmosfera a 450ppm, valore entro il quale il surriscaldamento terrestre dovrebbe contenersi entro i 2°C. Un aumento maggiore di temperatura non potrebbe essere sopportato dal pianeta senza un’alterazione profonda degli equilibri attuali.

Concentrazione di CO2 nell’atmosfera

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1958
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1987
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1997
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2007
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2013
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2014
Parti per milione (ppm)

Esattamente non sappiamo prevedere cosa possa succedere, se l’attuale equilibrio venisse totalmente stravolto, ma ci sono molti film che possono dare le idee più drammatiche… Senza arrivare a questo però sembra inevitabile che i ghiacciai sciogliendosi faranno aumentare il livello del mare, cancellando una buona fetta delle coste attuali su cui oggi vive una parte molto rilevante della popolazione terrestre, che dovrebbe cercare nuove terre in un pianeta già densamente popolato…

Già oggi è evidente il ritiro dei ghiacci sulle alpi, nell’artico e anche sull’Himalaya, ma i veri punti critici sono gli immensi ghiacciai dell’Antartide e della Groenlandia, che, liquefacendosi, rilascerebbero nel mare una quantità d’acqua veramente enorme.

Ma cosa significa mantenere la variazione di temperatura entro i 2°C? Qual’è stata la concentrazione di CO2 nell’atmosfera?

Prima della rivoluzione industriale la concentrazione di CO2 si stima fosse a 280ppm, mentre era già di 315ppm nel 1958 (primo anno con misurazioni accurate), 349ppm nel 1987, 364ppm nel 1997 , 383ppm nel 2007, 396ppm nel 2013 e di 399ppm nel 2014, con un aumento annuale medio negli ultimi 10 anni di circa 2ppm in accelerazione costante, ritmo che porterebbe a superare la soglia dei 450ppm tra meno di 30 anni. Per rallentare la crescita della concentrazione di CO2 non sarà sufficiente ridurre l’emissione annuale di essa, ma sarà necessario arrivare ad un punto di equilibrio in cui la CO2 immessa sarà pari o inferiore a quella che il pianeta può assorbire. Per questo, anche se trent’anni possono sembrare tanti bisogna agire subito: dobbiamo infatti iniziare a rallentare la crescita, poi stabilizzarla, e infine diminuirla fino ad un valore pari a quello che il pianeta può assorbire. E’ come se ora stessimo andando a 150km/h e stessimo accelerando, mentre il limite è di 110km/h… Cerchiamo di iniziare a frenare prima che ci tolgano la patente…

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